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Titolo. Tempi bastardi

Uscita. 2003

Editore. Mondadori

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di Alberto Patrucco
MONDADORI EDITORE – Collana B.U.M

l libro: ‘Fermate il treno, perché io voglio scendere…’ e siccome il treno della realtà non si lascia fermare, almeno impariamo a ironizzare sui capi-stazione. Questo potrebbe essere il motto di Alberto Patrucco, il comico di Zelig dai ‘pensieri contromano’: le bombe intelligenti (‘sì, ma che differenza fa se poi me le tira un pirla?’), le guerre preventive (‘Bombardare per la pace è come trombare per la verginità’), i potenti (‘Bush, questo texano con l’elettroencefalogramma concavo’) ma anche gli inutili: Sgarbi (‘….quest’uomo con il cervello perennemente in erezione’), i Milingo (‘…ha sentito la voce di Dio e si è fatto prete; ha sentito la voce del diavolo e si è fatto esorcista; ha sentito la voce del belino e si è fatto la coreana’), le Wanne Marchi (‘Wanna Marchi sta all’onestà come Bossi alla sintassi’), le calendariate (‘…Pare quasi che più han trombato per cercarsi un lavoro, meno trombano quando ce l’hanno’) e tutti gli altri.

Ma i ‘pensieri contromano’ di Alberto Patrucco parlano anche di tecnologia (‘Millennium bug? Sembrava che si dovesse andare tutti a puttane. Per me, ero pronto: ne avevo già prenotate un paio’), di salute e di mucche pazze (‘Nata a Cernobyl. Allevata a Mururoa. Macellata a Caorso’). Il libro di Alberto Patrucco di tutto questo parla e anche del resto, dei disastri che, alla faccia delle nostre speranze, hanno fatto armi e bagagli per trasferirsi dal vecchio millennio a quello nuovo. Perchè in questi tempi davvero bastardi, l’unica arma è provare a riderci sopra.

L’autore: Alberto Patrucco (classe 1957) è un comico che viene dalla gavetta del palco: niente fronzoli né travestimenti, soltanto il suo linguaggio e la sua capacità di leggere tra le righe della realtà quotidiana. La satira e l’umorismo di Patrucco scavano con finezza nelle cose, nelle debolezze, nelle pose e nei comportamenti umani, con distaccato buonumore e con un pizzico di cattiveria. Il suo repertorio spazia dal costume alla politica, dalle mode ai personaggi che contano. La sua storia televisiva parte da Zelig (nell’edizione del 2000) per tornare a Zelig (edizione Zelig Circus e Zelig Officina nel 2003), passando attraverso un’esperienza di editorialista comico accanto a Gianfranco Funari per tutto il 2002 (Odeon TV).

Disegni di Vauro Sanesi. Vauro Sanesi (Pistoia 1955) è stato allievo di Pino Zac con cui nel 1977 ha fondato “il Male”. La sua penna ha lasciato il segno su importanti testate nazionali ed estere. Giornalista professionista, è editorialista del “Manifesto”.

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