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Titolo. Segni (e) Particolari

Uscita. Febbraio 2014

Distribuito. Sony Music

BOOKLET CD Segni (e) Particolari.jpg

Cantano Georges Brassens con Ale e Franz, Eugenio Finardi, Ricky Gianco, Enzo Iacchetti, Enrico Ruggeri

LA CATTIVA REPUTAZIONE [02:52]
(LA MAUVAISE RÉPUTATION)

IL RE [04:13]
(LE ROI)

 

MI SONO LEGATO [04:15]
(JE ME SUIS FAIT TOUT PETIT)

 

NONNO RICCARDO [02:25]
(TONTON NESTOR)

 

PENELOPE [03:45]
(PÉNÉLOPE)

 

LA NON DOMANDA DI MATRIMONIO [04:06]
(LA NON-DEMANDE EN MARIAGE)

 

SE SOLTANTO FOSSE BELLA [02:45]
(SI SEULEMENT ELLE ÉTAIT JOLIE)

 

RAGAZZE DI VITA [03:37]
(LA COMPLAINTE DES FILLES DE JOIE)

 

LA ROSA, IL FIASCO E LA STRETTA DI MANO [04:52]
(LA ROSE, LA BOUTEILLE ET LA POIGNÉE DE MAINS)

 

LA PRINCIPESSA E IL MUSICANTE [04:21]
(LA PRINCESSE ET LE CROQUE-NOTES)

 

PERFIDO CUPIDO [04:26]
(SALE PETIT BONHOMME)

 

IL GRANDE PAN [05:03]
(LE GRAND PAN)

 

IL TESTAMENTO [03:56]
(LE TESTAMENT)

Segni (e) particolari è il frutto dell’emozionante percorso compiuto da Alberto Patrucco tra le parole e la musica di Georges Brassens, il più raffinato cantautore francese del secolo scorso, un artista unico, dotato di genialità e ironia senza eguali. Il progetto si compone di tredici brani, per lo più mai tradotti in italiano prima d’ora e preservati nei loro contenuti da una traduzioneaccurata che ne ha salvaguardato poesia, sostanza e incisività, col consenso degli eredi di Brassens. Dall’originaria proposta minimalista propria dell’autore – voce, chitarra e contrabbasso – si passa, senza travisamenti, a una lettura musicale più articolata e ampia curata da Andrea Miro’, elegante cantautrice, musicista e direttrice d’orchestra e Daniele Caldarini, storico musicista di riferimento di Alberto Patrucco che da anni affianca il percorso di ricerca brassensiano. I brani sono stati eseguiti coinvolgendo nell’interpretazione alcuni dei più significativi esponenti della canzone d’autore (Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Ricky Gianco), del teatro canzone (Enzo Iacchetti) e della comicità di classe (Ale e Franz). Nell’intera produzione ha suonato un ampio gruppo di musicisti, da anni, tra i nomi più noti e assidui nell’ambito della canzone d’autore in Italia. Una pluralità di prestigiosi esecutori che, grazie ad arrangiamenti freschi e originali, interpretano i brani dell’album restituendo la profondità musicale (forse mai adeguatamente riconosciuta) insita nell’opera di Brassens. Ne scaturisce un insieme di suoni e colori inusuale, per quello che può considerarsi un viaggio alla ricerca di quei piccoli tesori presenti nell’opera di questo straordinario autore. Un percorso che mette in risalto, nonostante in taluni casi le canzoni originali siano state scritte più di mezzo secolo fa, una sorprendente sintonia col presente. Un punto d’equilibrio inaspettatamente attuale, il cui fulcro può essere individuato nell’immutabile incongruenza della società. Niente celebrazioni, quindi, bensì un’inderogabile necessità: far conoscere, in taluni casi riscoprire, emozioni forse dimenticate o semplicemente perse di vista.
Alberto Patrucco: “Georges Brassens è le sue canzoni. Parole e musica. Parole che emozionano, singolare impasto tra lingua e gergo, quasi sempre venate da una sottile ironia. Musica che cattura. Canzoni che il tempo non ha scalfito. Parole che suonano e musica che parla. Brassens, uomo e autore libero di grande umanità. Il poeta, il musicista che ha impresso una svolta profonda al grande mondo della canzone. E, senza volerlo, al mio piccolo mondo”.
Andrea Miro’: “Poesia, indagine sull’uomo e sulle sue debolezze, sberleffo al potere, ironia, viaggio nel surreale. Tutto questo e molto altro è Georges Brassens. Un artista che ha ispirato (molto…) la nostra canzone d’autore e che oggi risulta incredibilmente attuale. Alberto Patrucco ha deciso di tradurre “a nuovo” alcune delle canzoni più significative, per la gioia degli appassionati, con un occhio alle nuove generazioni, spesso private a loro insaputa di certi fondamenti indispensabili. Per sposare l’antica tradizione con l’attuale musicalità sono stata coinvolta ed ho accettato con entusiasmo la sfida. Abbiamo cercato di dare vita a un album attuale e allo stesso momento fuori dal tempo e dallo spazio. Appena si è sparsa la voce – è proprio il caso di dirlo –, molti amici hanno chiesto di partecipare all’evento, donando voce e sensibilità, generosità ed entusiasmo. Era inevitabile che l’idea ne generasse altre, così questo lavoro diventerà uno spettacolo teatrale, un recital nel quale ironia, musica e riflessione speriamo possano essere, per una volta, padrone di casa”.

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